Descrizione
IL LIBRO
Che la persuasione sia un dato naturale della vita sociale e che ogni relazione comporti delle azioni per indurre l’altro a conformarsi ai propri desideri è così evidente da non dover essere oggetto di discussione. Ciò che invece merita una riflessione è la pretesa di alcuni di far discendere da questa basilare osservazione il concetto che non esista nulla che assomigli a quella “manipolazione
mentale” di cui parlano molti studiosi ed attivisti preoccupati degli esisti della sottomissione acritica degli adepti ai culti abusanti. Se la persuasione è naturale è quindi lecita, se l’individuo ha il libero arbitrio, potrà quindi scegliere se affidarsi o no al proprio persuasore. Questa logica che potrebbe essere confutata da un rivenditore di auto usate – che quanto a persuasione qualche titolo ad esprimersi lo avrebbe -, è invece ostinatamente portata avanti da esperti e sedicenti difensori della libertà di scelta. Tale riduzione ai minimi termini della complessità dell’azione umana e delle dinamiche sociali permette a questi ai partigiani dei culti, anche i più controversi, di bollare una teoria scientifica, quella sulla manipolazione mentale, come un mito, e la diffusione di informazioni critiche sulle “sette” come un’azione contraria ai diritti umani.
GLI AUTORI
Gli autori di questo saggio sono attivisti del CeSAP – Centro Studi Abusi Psicologici e studiosi della manipolazione mentale.
Il CeSAP nasce nel 1999 ad opera di studiosi e cultori della materia che fanno continue ricerche sul fenomeno, interfacciandosi con esperti di tutto il mon- do. Gli studiosi del Centro, prevalentemente psicologi ed avvocati, mettono a disposizione le proprie specifiche competenze e risorse al servizio della causa, accogliendo le vittime e i loro familiari e informando e sensibilizzando la popolazione.
Il CeSAP è membro della FECRIS ( European Federation of Centres of Research and Information on Cults and Sects) ed è anche rappresentata nel suo Direttivo.